RETURN OF HERACLES, THE
Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi
Return of Heracles, The © 1983 Quality Software per Apple II/II+.
Storia e Gameplay
Return of Heracles sull'Apple II/II+ succede ad Ali Baba and the Forty Thieves (convertito dalla versione per per Atari 400/800 nel 1982), rappresentando il secondogenito della serie di giochi di ruolo creati dal programmatore Stuart Smith (poi ripubblicati nel 1986 da Electronic Arts nella raccolta Age of Adventure) e costituendo la base del sistema di gioco che l'autore utilizzerà per creare il suo Adventure Construction Set.
Così come nel predecessore, con Ali Baba, è possibile assumere il ruolo non solo del formale protagonista delle vicende, Eracle (dalle cui gesta è tratta la trama del gioco) ma anche di una serie molto ampia di eroi della mitologia greca anche non strettamente collegati al suo mito, sia di sesso maschile che femminile od anche non umani. E' necessario intraprendere l'avventura decidendo di impersonare un eroe a scelta tra quelli a disposizione ma è successivamente concesso, in ogni momento, aggiungere ulteriori eroi (sia incontrandoli e reclutandoli durante l'avventura, sia aggiungendoli dal menu) a formare un party, potendo usufruire di una modalità di gioco cooperativa a turni insieme ad altri giocatori; diversamente da Ali Baba and the Forty Thieves non è possibile far resuscitare e riutilizzare personaggi precedentemente uccisi e si disporrà quindi di un numero limitato di eroi. Non è inoltre consentito creare nuovi personaggi con nome e caratteristiche personalizzate ma è pur vero che l'ampia scelta a disposizione consente di selezionare quello più adatto al proprio stile di gioco; le caratteristiche iniziali che definiscono ciascun personaggio vengono illustrate nel dettaglio sul manuale di gioco (dove compaiono sia quelle di tutti i personaggi che è possibile utilizzare, sia quelle di tutti i nemici) e possono essere richiamate durante il gioco, per monitorarne le variazioni, selezionando dai menu l'opzione KNOW THYSELF.
Le caratteristiche di Achille tratte dal manuale di gioco | Le caratteristiche di Asclepio tratte dal manuale di gioco |
Il KNOW THYSELF di Achille | Il KNOW THYSELF di Asclepio |
Nel dettaglio, le caratteristiche che definiscono personaggi e creature del gioco sono:
- STRENGHT (forza), il cui valore incide sulla capacità di ogni personaggio di sfondare le porte chiuse, atterrare i nemici o resistere al tentativo di essere atterrato, affrontare i nemici in combattimento ravvicinato con un pugnale o sulla quantità di drachmae che è possibile trasportare.
- VIGOR (vigore) è la caratteristica che stabilisce l'abilità a resistere ai danni in combattimento (raramente supera il valore della STRENGHT, forza); quando scende a tre o meno il personaggio cadrà senza sensi e a zero o meno morirà. Il vigore viene ripristinato riposando.
- DEXTERITY (destrezza) stabilisce la possibilità di colpire il nemico e di poter utilizzare il proprio turno di gioco prima degli altri personaggi.
- SPEED (velocità) stabilisce di quante caselle il personaggio potrà muoversi nel corso del proprio turno di gioco.
A seconda dell'eroe selezionato inizialmente il luogo e le condizioni di partenza muteranno di conseguenza ed in maniera coerente con il racconto mitologico ad esso legato:
ASCLEPIUS
- Figlio di Apollo e Coronide ed istruito nelle arti curative da Chirone, veniva considerato dagli antichi greci la divinità della medicina, pur essendo in realà un semi-dio e non un dio. Inizia il gioco sulla sommità del monte Pelio e possiede la proprietà di guarire le proprie ferite a poco a poco anche senza riposare e, dopo ogni turno di gioco senza combattere, guarire un compagno ferito che si trova sulla medesima casella.
CADMUS
(Cadmo) - Fondò la città di Tebe durante la ricerca della sorella Europa, insieme ai fratelli. L'oracolo di Delfi gli disse di seguire una vacca e di edificare la città dove questa si fosse fermata; lo fece in Beozia, non prima di aver sconfitto un drago che aveva ucciso i suoi fratelli. Inizia il gioco in un logo non specificato della Grecia del nord.
AUTOLYCUS
(Autolico) - Figlio del dio Ermes e di Chione, era maestro nell'arte della furtività, avendo ereditato tali capacità dal padre; comincia l'avventura nel Peloponneso.
ENDYMION
(Endimione) - Figlio di Zeus e della ninfa Calice, era un giovane di meravigliosa bellezza tanto che Selene, dea della Luna, si innamorò di lui e gli donò un sonno ed una giovinazza eterni; all'inizio del gioco si ritrova sul monte Pontino, dove, in determinate condizioni, è possibile che gli tocchi il destino descritto nel mito.
PERSEUS
(Perseo) - Figlio di Zeus e Danae e re di Tirinto, viene ricordato dalla mitologia greca per avere ucciso la Gorgone Medusa, con la cui testa pietrificò Atlante trasformandolo in montagna, e per avere salvato la sua futura sposa Andromeda da un terribile mostro marino; inizia trovandosi nel Peloponneso.
POLYDEUCES
(Polluce) - Uno dei due “Dioscùri, cioè “figli di Zeus”, e gemello di Càstore, col quale partecipò, insieme agli altri Argonauti, alla ricerca del Vello d'oro. Entrambi parteciparono anche al salvataggio della sorella Elena, rapita dal re greco Teseo. Dopo la morte di Càstore, Polluce chiese al padre Zeus l'immortalità per entrambi, ed egli la concesse tramutandoli nella costellazione dei Gemelli. Polluce viene ricordato anche come abile pugile tanto che nel gioco è dotato di un'alta efficienza nel combattimento a mani nude; comincia l'avventura nella città di Pephnos.
CASTOR
(Castore) - Gemello di Polluce. Ucciso in una imboscata venne reso immortale dal padre Zeus, insieme al fratello. Anche lui inizia l'avventura a Pephnos.
ACTAEON
(Atteone) - Fu allevato dal centauro Chirone che lo istruì nell'arte della caccia, ma un giorno suscitò l'ira di Artemide, avendola sorpresa mentre essa faceva il bagno, e per punizione venne trasformato in cervo e sbranato dai suoi cinquanta cani da caccia. Nel gioco, si trova inizialmente nella foresta di Orcomeno in compagnia di cinque dei suoi cani e di un cervo contro cui questi si lanciano; nel caso venisse ucciso egli verrebbe trasformato a sua volta in cervo da Artemide, attirando su di se la furia dei propri cani!
THESEUS
(Teseo) - Figlio di Egeo, re di Atene, ed Etra figlia del re di Trezene; qui venne concepito Teseo, ma il padre lo disconobbe e disse alla madre che lo avrebbe riconosciuto come proprio figlio solo se avesse recuperato un sandalo ed una spada che egli aveva occultato sotto una pesante roccia. Cresciuto, Teseo recuperò gli oggetti e si presentò dal padre per rivendicare la propria progenie. Allora Atene era sottoposta al dominio di Creta, che l'aveva vinta in guerra, ed ogni anno il re Minosse pretendeva che sette fanciulli e sette fanciulle venissero immolate, divorate dal proprio figlio bestiale, il Minotauro. Teseo partì tra i fanciulli e sconfisse il mostro. Inizia l'avventura a Trezene, dove la madre gli chiede di recuperare il sandalo (che nel gioco è in realtà una armatura) e la spada da sotto il masso.
PEGASUS
(Pegaso) - Leggendario cavallo alato, nato dal sangue della Gorgone Medusa all'atto della sua decapitazione per mano di Perseo. Trasportava le famose saette di Zeus fino all'Olimpo e venne in seguito domato e cavalcato dall'eroe Bellerofonte, che se ne servì per uccidere la Chimera. Con un colpo dei suoi zoccoli fece sgorgare due sorgetni, una sul monte Elicona e l'altra a Trezeno. Scegliendolo si comincia il gioco nel Peloponneso; Pegaso è dotato di una eccezionale velocità, che gli permette di eseguire moltissimi spostamenti per ogni turno di gioco ma, come gli altri personaggi giocabili non-umani, non gli è consentito attaccare od essere attaccato da creature della sua stassa specie (quindi non gli è possibile finire il gioco da solo dato che uno degli obiettivi della quest principale presuppone l'uccisione delle cavalle di Diomede).
PALAEMON
(Palemone) - Fu uno dei nomi che si suppone vennero inizialmente dati ad Eracle, quando naque, figlio illegittimo di Alcmena, regina di Tirinto, e di Zeus che le si era unito con l'inganno, avendo preso le sembianze del marito Anfitrione. Proprio nel palazzo di Anfitrione comincia l'avventura del vero protagonista del gioco, vedendolo alle prese con i due serpenti velenosi che Era, sposa gelosa di Zeus, aveva messo nella sua camera per ucciderlo. In seguito diverrà Eracle (con tutto quello che ciò comporta nell'innalzamento degli attributi del personaggio).
HIPPOLYTE
(Ippolita) - Figlia del dio Ares e regina delle Amazzoni a cui Eracle, nella sua nona fatica, dopo averla catturata, strappò la cintura fonte della sua forza per portarla ad Admeta, figlia del re Euristeo. Ippolita inizaia la partita in nord Africa, nella Libia.
MELANIPPE
(Melanippe) - Sorella di Ippolita, venne uccisa da Telamone nel tentativo di salvarla dalle grinfie di Eracle. Anche lei comincia dalla Libia.
JASON
(Giasone) - Sfuggito all'ecatombe dei fratelli per mano di Pelia, usurpatore del trono del padre Esone, Giasone venne allontanato di nascosto da Iolco ed affidato al centauro Chirone. Divenuto adulto tornò a reclamare il trono e Pelia lo sfidò a recuperare il Vello d'Oro per riaverlo; partì quindi alla ricerca con la nave Argo ed un equipaggio di eroi (chiamati Argonauti dal nome della nave). Finì la propria vita in miseria e solitudine, bandito dagli dei per avere tradito la moglie Medea, e morì travolto dalla distruzione della vecchia e fatiscente nave Argo. Giasone inizia l'avventura nella città di Iolco.
ACHILLES
(Achille) - Figlio di Peleo e della nereide Teti, che di giorno lo cospargeva di ambrosia e di notte ne faceva ardere nel fuoco le spoglie mortali per renderlo immortale; scoperta dal marito fuggì e Peleo, con l'aiuto del centauro Chirone, sostituì il tallone carbonizzato del figlio con quello del gigante Damiso, celebre per la sua velocità. L'eroe comincia l'avventura sulla sommità del monte Pelio in compagnia dell'iseparabile cugino Patroclo: il giocatore dovrà controllarli entrambi. Achille possiede la particolarità di avere la pelle coriacea come un'armatura e perderebbe questa virtù se ne dovesse indossare una.
GREAT AJAX
(Aiace il Grande) - Poderoso guerriero Acheo, combattè nella guerra di Troia come generale dell'esercito di Agamennone, facendo strage tra le file troiane con la sua enorme ascia da battaglia, difeso dal proprio possente scudo. Morì suicida poichè. ingannato da Atena, si disonorò uccidendo un gregge di pecore che credeva generali achei (contro i quali voleva vendicarsi perchè concessero ad Odisseo e non a lui le armi del defunto Achille). Inizia l'avventura nel Peloponneso.
ODYSSEUS
(Odisseo) - Odisseo, od Ulisse, fu un generale acheo, eroe della guerra di Troia, che risolse a favore dei greci grazie all'astuto inganno del cavallo, espugnando la città. Fu altresì protagonista del poema omerico a lui dedicato, l'Odissea, che narra del suo ritorno da Troia all'isola natìa di Itaca. Nel gioco, proprio da Itaca parte accompagnato dal fedele cane Argo, personaggio giocabile che dovremo altresì controllare.
PHILOPOEMEN
(Filopemene) - Esimio stratega e comandante originario di Megalopoli, mise la sua abilità al servizio della lega Achea attorno al 200 a.c.; la sua avventura nel gioco ha inizio proprio nella città natale di Megalopoli.
POLYBIUS
(Polibio) - Storico greco di Megalopoli e capo della cavalleria achea, fu ostaggio a Roma per diciassette anni, stringendo amicizia con la famiglia degli Scipioni. Assistette e descrisse la caduta di Cartagine. Come personaggio del gioco incomincia l'avventura a Megalopoli ed è piuttosto debole.
Scopo iniziale del gioco è quello di raggiungere l'Oracolo di Zeus, presso la Sacra Quercia, dove il dio assegnerà al protagonista i dodici compiti da portare a termine che, come invece si potrebbe intuitivamente essere portati a credere, non coincidono con le dodici fatiche di Eracle, delle quali solo quattro sono presenti; ognuna delle quest produrrà un premio al personaggio che l'avrà portata a termine.
In particolare, le quests, che verranno assegnate dall'Oracolo di Zeus senza alcun ordine prestabilito (anche se alcune presuppongono la risoluzione di altre per essere intraprese) e ciascun compenso che deriverà dalla loro soluzione, sono:
- Il recupero del Vello d'Oro (vale a dire una pelle di montone dai peli d'oro), che nel mito avvenne grazie alla spedizione di Giasone e degli Argonauti a bordo della nave Argo, affinchè, riportandolo alla corte dell'usurpatore Pelia egli gli restituisse il trono legittimo della Tessaglia e che garantisce il possesso del Vello stesso (che possiede un notevole valore tradotto in dracme) ed il reclutamento di quattro altri personaggi durante la quest.
- Una quest relativa al furto delle cavalle di Diomede, rese folli ed incontrollabili dalla innaturale dieta a base di carne umana con cui erano nutrite.
- Il recupero di Elena da Troia, in seguito al quale è possibile mettere le mani sul tesoro di Priamo, re dellla città.
- Il salvataggio di Penelope, moglie di Odisseo, che durante l'assenza del marito impegnato per lunghi anni nell'assedio di Troia, veniva insidiata dai Proci; da notare che questa quest non può essre ricevuta dall'Oracolo di Zeus, fino a che la precedente (il salvataggio di Elena e la fine della guerra di Troia) non sia stata completata (una premura che garantisce che i fatti vissuti durante il gioco seguano un coerente filo narrativo).
- L'uccisione del Minotauro, figlio mostruoso del re di Creta Minosse, rinchiuso all'interno del labiribto del mito, il cui premio è rappresentato dall'ascia bipenne del mostro, Labrys.
- L'uccisione dell'Idra di Lerna, una specie di rettile marino dalle molteplici teste di serpente dal morso velenoso, che ha come ricompensa l'avvelenamento dell'arma dell'eroe con il sangue della creatura uccisa. Il veleno aumenta i danni inferti dall'arma in mischia e nel corpo a corpo.
- La trafugazione delle mele dal giardino delle Esperidi, che ha come premio le mele stesse, di notevole valore se tradotte in dracme.
- I furto delle vacche rosse di Gerione, gigante dotato di tre teste, con la successiva possibilità di venderle per una buona quantità di dracme.
- L'uccisione del Leone di Nemea, il cui manto è invulnerabile alle armi (anche se in realtà nel gioco lo si uccide con le armi consuete), che garantisce all'eroe la possibilità di utilizzare la sua pelle come una eccezionale armatura, dopo averlo sconfitto.
- Il recupero del tesoro della città di Stinfalo, custodito dagli uccelli divoratori d'uomini del lago Stinfalia, caratterizzati dal becco di bronzo e le affilate piume metalliche che scagliano sugli avversari; il tesoro rappresenta la ricompensa per il compimento dell'impresa.
- L'uccisione del serpente Pitone, sacro ad Ares, nei pressi della fonte Castalia e la fondazione della città di Tebe; nuovi quattro eroi, controllabili dal giocatore, si uniranno al party ma colui che ha ammazzato il serpente sarà a sua volta trasformato in serpente.
- La risoluzione dell'indovinello della Sfinge, garantirà l'opportunita di accedere alla città di Tebe (resta sottinteso che sia stato necessario completare la quest precedente, inerente la fondazione della città per potere ricevere quest'ultima).
Scheda Tecnica
Return of Heracles, The | |
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Sviluppo | Smith, Stuart |
Pubblicazione | Quality Software |
Data pubblicazione | 1983 |
Genere | CRPG |
Piattaforma | Apple II/II+ |
Orientamento dello schermo | Multidirezionale |
Giocatori | 1 giocatore |
Controllo | Tastiera e Joystick |
Supporto | Dischetto |
Lingua | Inglese |
Staff
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