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FINAL FANTASY VII

Storia e Gameplay:

Final Fantasy VII è un RPG prodotto e sviluppato dalla Squaresoft nel 1997 per Sony PlayStation.

La Shinra Corporation sta prosciugando il nostro pianeta della sua forza vitale. Cloud Strife, un mercenario dal cuore di ghiaccio, accetta una missione da un gruppo di eco-guerrieri, inconsapevole che li condurrà in un viaggio che cambierà non solo la sua vita, ma la vita di ogni anima nell'universo. Nel corso del gioco scoprirai dettagli sulla vita di Cloud e degli altri personaggi, degli scopi della Shinra di come salvare il pianeta e i suoi abitanti. Naturalmente, come ogni Final Fantasy che si rispetta c'è sempre un cattivo e quello presente in Final Fantasy VII (a detta della critica) è il più cattivo di tutti! La Shinra domina politicamente, economicamente e militarmente il mondo di FFVII, e attraverso oltre 120 minuti di filmati, l'interazione con centinaia di personaggi, mini-giochi arcade, l'esplorazione di fantastici mondi 3D distribuiti nei 3 CD che compongono il gioco, guiderai i personaggi in questa fantastica avventura!

Innovazioni:

Final Fantasy VII è stato il primo della serie realizzato in 3D, cosa che ne ha fatto un titolo richiestissimo all'epoca dell'uscita tanto che in molti hanno detto che Final Fantasy VII ha fatto vendere la PlayStation!

Il sistema PHS permette di cambiare i personaggi; L'ATB (Active Time Battle) potenziata permette una migliore gestione dei personagi in battaglia. L'introduzione delle Limit di vario livello con quella finale (4° livello da scoprire) dà maggior profondità al gioco. Le Materie: si potrebbe parlare per ore di questo geniale sistema di gestione e potenziamento delle magie. Le Materie sono di diverso tipo e servono per, ad esempio, aggiungere nuovi comandi ai personaggi; aggiungere nuove magie ai personaggi; evocare potenti demoni in aiuto ai personaggi.

Il successo:

La produzione di Final Fantasy VII era cominciata su Nintendo 64, tanto che per diversi mesi le maggiori testate giornalistiche ne avevano diffuso le prime, incredibili immagini. Poi Squaresoft, per via del pesante ritardo sull’uscita della console Nintendo, decise di dirottare il progetto su Playstation, che per altro otteneva un consenso di vendite sempre maggiore. La vicenda fece talmente infuriare Nintendo che Squaresoft fu bandita dalla realizzazione di qualsiasi progetto, presente o futuro, per il Nintendo 64, cosa alquanto eclatante poiché anni prima aveva fatto la fortuna del Super Famicom con leggendarie saghe RPG quali erano Secret of Mana, Chrono Trigger e lo stesso Final Fantasy VI. Il diverbio si è protratto fino a tempi più recenti, tanto che su Gamecube non vi sarà stato spazio nè per la saga di Final Fantasy nè per qualsiasi altra produzione videoludica relazionata alla attuale SquareEnix.

L’edizione Playstation ottenne uno spropositato successo, e riuscì addirittura ad avvicinare ai giochi di ruolo una utenza, quella occasionale, che non aveva toccato produzioni simili nemmeno per sbaglio. E bisogna ammettere che il successo fu pienamente meritato per via di una sopraffina realizzazione, che elevava la produzione software Playstation oltre misura, soprattutto adesso che la console Sony era ufficialmente diventata piattaforma unica di Squaresoft. Va detto che per il design degli sfondi, e degli stessi personaggi, fu adottato uno stile differente rispetto ai primi “esperimenti” su Nintendo 64: ora le ambientazioni venivano ottimizzate al supporto CD-ROM per offrire maggiori spazi e quantità più consistenti di grafica. Non parliamo poi della qualità sonora, a dir poco cristallina e paragonabile a una superproduzione sci-fiction. Se quindi prima di Final Fantasy VII i giochi di ruolo erano, per definizione, il genere videoludico preferito dai giapponesi, adesso si ampliavano per offrirsi a una utenza più vasta ed entrare di prepotenza nelle simpatie e fissazioni dei videogiocatori occidentali. Un bene forse, ma di fatto l'apertura “dichiarata” verso i mercati europei e americani iniziava la trasfusione ideale di un gioco di ruolo intricato per definizione, e che forse perdeva sotto il profilo lirico per assecondare nuovi confini estetici.

Descrivere a fondo la trama di Final Fantasy VII non sarebbe tecnicamente possibile (ci vorrebbe un libro intero), quindi ci limiteremo, a decantarne le lodi tecnico-ludiche, che si attestavano su livelli estremamente elevati: la grafica, completamente poligonale con sprazzi di ambientazioni pre-renderizzate da urlo, raggiungeva il suo apice nella caratterizzazione artistica dei fondali e dei filmati. Finalmente l'evoluzione grafica dei giochi di ruolo, profetizzata da Sony mesi addietro, si concretizzava con la sapienza Squaresoft nel disegnare stupende locazioni renderizzate: tecnicamente parlando avevamo spazi pre-illuminati e rendering 3D da esposizione artistica. Era come osservare tante piccole opere d'arte su tela in successione, perchè un simile approccio tecnico, con la luce che filtrava, con le sfumature, con i dettagliati colori non si era mai visto prima in un gioco di ruolo. Final Fantasy VII rappresentava il passaggio ufficiale del RPG a 16 bit alle nuove tecnologie a 32 con annessa intrusione di FMV e quindi di sequenze non interattive. Anche il sonoro beneficiava del supporto CD con Uematsu che spremeva discretamente il DSP proprietario, mentre la giocabilità complessiva non mostrava eccessive pecche strutturali, o quantomeno le difficoltà tipiche dei RPG erano piuttosto limitate, e lasciavano spazio a una narrazione sì coinvolgente ma a tratti smorzata da un uso programmatico dei FMV. Preludio di una mutazione ideologica della saga verso la pura spettacolarizzazione.

Scheda: