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Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi


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Storia della Imagic

Nel 1980 alcuni sviluppatori (tra i quali Alan Miller, Rob Fulop, William Grubb, Dennis Koble, Jim Goldberger, Brian Dougherty) si licenziano da Atari e Mattel Electronics allo scopo di fondare la Imagic, un'etichetta di sviluppo indipendente. Il primo videogioco Imagic arriva sul mercato nel 1982, seguito in breve tempo da altri titoli per Atari VCS 2600, Mattel Intellivision, ColecoVision e Odyssey2.

Imagic (così come Activision) sviluppa nella sua pur breve storia alcuni tra i migliori titoli usciti per Atari e Intellivision. Il packaging dei titoli è immediatamente riconoscibile in mezzo alle decine di giochi presenti negli scaffali. La confezione di color argento metallico riflette ogni raggio di luce, presentando una striscia di colore diverso per ogni sistema per cui vengono prodotti videogiochi: rosso per i giochi Atari VCS, blu per i giochi Intellivision, giallo per i giochi ColecoVision. Vengono prodotti packaging in due diverse versioni, una per il mercato americano, ed una per il mercato internazionale, caratterizzata da descrizioni e istruzioni nelle diverse lingue europee. Le illustrazioni sono invece le stesse per i giochi disponibili per più sistemi; sono tuttavia disponibili alcune varianti nelle illustrazioni dello stesso titolo, anche all'interno delle versioni per lo stesso sistema.

Imagic produce solo ed esclusivamente software, dedicandosi allo sviluppo di giochi slegati da licenze cinematografiche o da titoli da sala giochi. Anche se la realizzazione dei giochi è quasi sempre all'altezza delle aspettative, non si può dire altrettanto dell'originalità dei titoli, spesso “ispirati” da giochi già esistenti. Un esempio è “Demon Attack”, la cui somiglianza molto spinta con il titolo “Phoenix” (della Centuri) da sala giochi e “Star Voyager” (per Atari VCS, discreto clone di ”Star Raiders” di cui rappresentava un'alternativa di basso costo) procura ad Imagic più di un guaio legale. Particolarmente curato è l'aspetto grafico dei giochi: i programmatori vengono infatti assistiti dagli artisti Michael Becker e Wilfredo Aguilar. A differenza di Activision, Imagic segue la sorte di quasi tutte le software house indipendenti nate all'inizio degli anni 80 e non sopravvive al crollo del settore del 1983/84: la società è costretta a chiudere, vendendo i diritti dei propri giochi ad Activision, che riesce invece a sopravvivere al crollo e continuerà la sua attività fino ai giorni nostri.

Elenco Giochi Sviluppati

Imagic pubblica 14 giochi per Intellivision:

Altri 2 giochi vengono sviluppati prima del crollo, ma non vedono la luce nei negozi:

Immagini

Alcuni giochi pubblicati dalla Imagic.

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