CAPTAIN POWER

Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi


L'improvviso e travolgente successo dei videogiochi ha influito negativamente sul mercato del gioco e del giocattolo, che a partire dagli anni '80 vide precipitare i propri fatturati.

Una volta constatata la schiacciante superiorità del videogame negli interessi del proprio pubblico, numerosi produttori di giocattoli hanno tentato di reimpostare la propria produzione secondo le nuove tendenze: sono così nati giochi da tavolo tratti dai più noti videogame e anche alcuni prodotti che cercavano di reinterpretare creativamente la funzione dello schermo video.

Fra questi ultimi, la linea “Captain Power” della Mattel, datata 1988, è stato uno degli esempi più interessanti.

Oltre agli elementi più tradizionali (come pupazzi e modellini), la linea comprendeva infatti confezioni composte da una pistola ottica e un nastro VHS da inserire nel videoregistratore di casa. Sulla videocassetta erano registrate una o più puntate di un vero e proprio telefilm (trasmesso anche da alcuni network privati nell'ambito del regolare palinsesto) che narrava le avventure di Capitan Power e i suoi amici, in perenne battaglia contro le forze cibernetiche di una razza aliena nel corso della vicenda venivano mostrate numerose sequenze di scontri a fuoco fra i protagonisti o i loro veicoli (alcuni dei quali realizzati in computer graphics), e lo spettatore doveva usare la propria pistola per “colpire” gli alieni e proteggere gli eroi intercettando i proiettili degli avversari.

L'azione su schermo naturalmente non veniva influenzata in alcun modo dal giocatore, ma questi poteva accumulare un punteggio più o meno alto - indicato sulla pistola stessa- a seconda dei bersagli centrati.


Tools personali
Toolbox












Usa questo logo per affiliazioni



Offrici un caffè!!