Super Mario Bros. 3
Storia e gameplay (Le origini di un idraulico)
Super Mario è un personaggio che non necessita certo di presentazioni, tuttavia vale la pena spendere qualche parola per ricordarne le origini. Nato nel 1981 dalla geniale mente di Shigeru Miyamoto, il piccolo idraulico baffuto fece la sua prima comparsa nel panorama videoludico nel gioco “Donkey Kong” nel quale Mario, che allora si chiamava pìù semplicemente “Jumpman”, doveva salvare la sua la sua bella dalle grinfie dello scimmione Donkey Kong, altra celebre star del mondo Nintendo.
Il Regno dei Funghi è ancora in pericolo
Per quanto riguarda, invece, Super Mario Bros. 3, ai fini della narrazione fa fede il filone narrativo su cui si sono sviluppati i capitoli già precedentemente apparsi su Nes, ovvero Super Mario Bros. e Super Mario Bros. 2. Alla base della trama, infatti, c’è l’ennesimo rapimento da parte di Bowser della principessa Peach. La novità di questo capitolo sta nel fatto che per mettere in atto i suoi malvagi piani Bowser non sarà più solo ma si servirà dei suoi sette figli, che neanche a dirlo diventeranno nel corso del gioco i sette boss che andremo ad affrontare.
Ma quale genere di strabiliante impresa attende stavolta Mario? In “Super Mario bros 3” il piccolo idraulico baffuto dovrà avventurarsi in vari mondi, fortemente distinti tra loro nel design, affrontando singolarmente i figli del malvagio Bowser alla fine di ogni mondo spinto dal desiderio di salvare non soltanto Peach ma tutto il regno dei funghi. In questo capitolo della saga, infatti, i sette re del regno dei funghi sono stati derubati dei loro scettri magici e trasformati in buffi animaletti simili a cani o gatti. Mario deve dunque percorrere sette ostici mondi, riprendere gli scettri magici e poi affrontare nel finale il suo nemico di sempre.
Elementi classici e innovazione
I livelli sono molto caratteristici per quanto riguarda l’aspetto dell’ambientazione, grazie anche ad una palette di colori molto azzeccata e il desing “rotondeggiante” dei personaggi tipico del mondo Nintendo. Nel caratteristico stile del prequel “Super Mario Bros”, oltre al classico fungo che fa crescere Mario, alla stella che gli garantisce temporanea invulnerabilità ed al fiore di fuoco che gli consente di sparare palle incandescenti, si aggiungono in questo episodio altri interessanti power-up, come ad esempio le foglie, che trasformano l’idraulico italiano in una sorta di procione volante, che controlla direzione e velocità del volo grazie alla coda.
Oltre alle foglie, un nuovo power-up è rappresentato dall’introduzione dei costumi da rana, molto importanti nelle fasi acquatiche, o dal potere che rende Mario simile ad una statua di pietra e per questo invulnerabile agli attacchi dei nemici. Numerosi sono, comunque, gli ulteriori segreti e le scorciatoie, mentre per la prima volta viene introdotto il sistema della mappa, probabilmente fino ad oggi la più grande innovazione nel genere dei giochi di piattaforma del periodo. Nonostante, infatti, i livelli vadano affrontati sequenzialmente come nei più classici giochi del genere e l’avventura sia tendenzialmente unilaterale, la mappa consente di osservare la numerazione dei vari livelli e decidere di volta in volta le direzioni da prendere in presenza di un bivio. È così possibile decidere se cimentarsi o meno nell’affrontare i livelli bonus.
Sulla mappa i vari Toad offrono infatti oggetti e propongono sottogiochi divertenti per guadagnare le tanto agognate vite extra. Nella mappa è inoltre possibile utilizzare altri oggetti oltre a quelli già descritti, accessori come il fischietto che conduce nelle warp zone o l’ancora che blocca il galeone di fine livello. C’è inoltre il martello che permette di spaccare le rocce e accedere a qualche scorciatoia, il carillon che addormenta i nemici all’interno di uno stage e l’ala magica che permette il volo continuato di Mario procione. Tra i più importanti bonus, le nuvole che permettono, sebbene per una sola chance, di saltare un livello. Un plauso infine va al sonoro, che ripropone le musiche classiche della saga Mariesca introducendone di nuove, tanto godibili da diventare anch’esse negli anni caratteristiche ricorrenti della serie.
Conclusioni finali
Super Mario Bros. 3 è, in conclusione, un gioco epico che ha gettato le basi per buona parte dei titoli successivi anche esulando dalla saga stessa, e riuscendo infatti ad introdurre le caratteristiche divenute tipiche e ricorrenti oltre che nella saga di Mario nel genere platform in generale.
Trucchi e consigli
Scheda
Sistema | NES |
Categoria | Arcade |
Anno | 1988 |
Genere | Platform game |
Sviluppato da | Nintendo |
Pubblicato da | Nintendo |
Supporto | Cartuccia |
Numero di giocatori | 1 giocatore o 2 alternati |
Periferiche input | Joypad |
Collegamenti esterni
Recensioni
Video
Super Mario Bros. 3 |
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Gameplay di Super Mario Bros. 3 (Versione NES). |
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