APPLE COMPUTER

Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi



La Apple Inc. (prima del gennaio 2007 nota come Apple Computer Inc.) è una società con sede a Cupertino, nel cuore della Silicon Valley (California), che dai primi anni ottanta ha conquistato un posto preminente nella storia dell'informatica. Conosciuta in tutto il mondo grazie alla vasta gamma di computer Macintosh, attualmente il suo nome è associato anche al famoso lettore di musica digitale iPod, con il suo negozio di musica online iTunes Store e all'iPhone, che include un iPod, un cellulare e un palmare. La Apple ha portato più volte grandi innovazioni nel settore dell'alta tecnologia.

Le origini

Prima di co-fondare la società, Steve Wozniak era un hacker, che nel 1975 iniziò a tenere conferenze al Homebrew Computer Club, ispirato dagli avvenimenti del tempo.

All'epoca, gli unici processori commerciali disponibili erano l'Intel 8080, che costava $179, e il Motorola 6800 che costava $170. Wozniak avrebbe voluto utilizzare il 6800, ma entrambi erano fuori dal suo budget. Perciò, in attesa del giorno in cui avrebbe potuto permettersi una CPU, cominciò a osservare, a imparare e a progettare i suoi computer sulla carta.

Quando la MOS Technologies mise in commercio il suo chip 6502 nel 1976 al modico prezzo di $ 25, Wozniak iniziò immediatamente a scrivere una versione del linguaggio di programmazione BASIC per il nuovo processore. Una volta completata, cominciò a progettare un computer sul quale farlo girare. Il chip 6502 era stato progettato dallo stesso team che aveva progettato il 6800, cosa più che comprensibile, dal momento che molti impiegati nella Silicon Valley lasciavano le loro società per formarne di nuove. Il vecchio progetto del computer di Wozniak basato sul 6800 aveva solo bisogno di alcune piccole modifiche per poter utilizzare il nuovo processore.

Una volta completata la macchina, Wozniak prese subito a parlarne durante le sue conferenze al Homebrew Computer Club, dove mostrò per la prima volta il suo sistema. Fu lì che incontrò il suo vecchio amico Steve Jobs, enormemente interessato alla futura applicazione commerciale di queste piccole macchine “da hobby”.

I primi anni

Steve Jobs e Steve Wozniak (“i due Steve”) erano amici da molto tempo, Jobs riuscì a convincere Wozniak ad assemblare la macchina che aveva progettato e a venderla con lui. Jobs prese contatti con il proprietario di un negozio di computer della zona, The Byte Shop, e gli presentò la macchina. Il proprietario era interessato alla macchina e si impegnò a comprare 50 esemplari del computer pagandoli $ 500 l'uno, ma non intendeva venderli in scatola di montaggio, li voleva tutti montati. Quindi, per non perdere il contratto, Jobs e Wozniak dovevano assemblare tutti i computer senza però disporre né di una fabbrica né dei soldi necessari per impiantarla.

La macchina era dotata di un paio di caratteristiche interessanti: la prima era quella di poter essere collegata a un televisore. Visto che molti computer dell'epoca non prevedevano nemmeno un dispositivo video, quella era un'innovazione notevole; purtroppo il video era molto lento, soltanto 60 caratteri per secondo. La macchina si chiamava Apple I e includeva delle ROM da dove caricava il codice all'accensione, questo rendeva molto semplice l'accensione della macchina. Spinto dall'insistenza di Paul Terrell, Wozniak progettò anche un modulo per interfacciare il computer a un lettore a cassette per caricare e salvare i programmi. Il lettore era molto rapido (per l'epoca): leggeva e scriveva 1200 bps. Il pregio dell'Apple I era la semplicità: era un computer discretamente potente, ma Wozniak era riuscito a progettarlo utilizzando pochi componenti (rispetto ai computer concorrenti) quindi era relativamente economico. La capacità di Wozniak di semplificare un circuito elettronico per ridurne i costi è leggendaria, e buona parte di questa leggenda la si deve al progetto dell'Apple I e Apple II.

Dopo essersi associati con un altro amico, Ronald Wayne, i tre iniziarono a costruire le macchine. Per trovare i soldi per acquistare i pezzi usarono qualsiasi mezzo (compreso vendere la calcolatrice scientifica HP di Wozniak e il furgoncino Volkswagen di Jobs) e sequestrarono il garage alla famiglia di Steve Jobs, dove assemblarono i computer. In giugno riuscirono a consegnare i computer che vennero regolarmente pagati. È singolare notare che i computer vennero forniti senza case. Chi acquistava il computer poi doveva provvedere in proprio alla realizzazione del case; vi sono fotografie dell'epoca, infatti, che mostrano l'Apple I contenuto in una scatola di legno. Alla fine vennero costruiti 200 Apple I.

Intanto Wozniak stava già pensando al dopoApple I. Molte delle scelte progettuali del primo computer erano dovute alle limitazioni economiche che Wozniak dovette affrontate durante lo sviluppo del prototipo. Ma ora dopo il pagamento dei computer Wozniak aveva molti soldi a disposizione e iniziò a progettare l'Apple II, che sarebbe stato un radicale miglioramento del predecessore. Lo presentò al pubblico nell'aprile del 1977 durante il primo West Coast Computer Faire.

Una delle differenze fondamentali era il circuito TV che era stato totalmente ridisegnato, ora visualizzava i dati contenuti nella memoria del computer e non stringhe di testo inviategli dal processore. L'Apple II era in grado di visualizzare anche grafica, non solo semplice testo, ed era in grado di utilizzare anche dei colori. Jobs insistette per la realizzazione del case e di una tastiera migliori dell'Apple I. L'idea di Jobs era che il computer una volta tirato fuori dalla scatola dovesse essere pronto e funzionante subito, senza attese o parti da montare. Questo computer era effettivamente un grande miglioramento rispetto al computer venduto a The Byte Shop, ma il computer non era ancora completo e bisognava anche scrivere il BASIC per consentire agli utenti di programmarlo.

La progettazione della macchina si stava rivelando molto più costosa del previsto e iniziavano a mancare i soldi. Jobs chiese a Wayne di impegnarsi economicamente, ma Wayne, scottato da un fallimento avvenuto quattro anni prima, si rifiutò e decise di uscire dall'azienda. Jobs contattò Mike Markkula il quale, fiducioso nel progetto, investì $ 250.000; i tre fondarono la Apple Computer il 1 aprile 1976.

Con dei soldi in cassa e un nuovo case in mano, l'Apple II venne presentato nel 1976 e con la sua presentazione generalmente si ritiene sia nata l'era del personal computer. Milioni di computer vennero venduti negli anni '80. Quando Apple si quotò in borsa generò più ricchezza di quanta ne avesse generata l'IPO della Ford nel 1956 e creò il maggior numero di milionari per compagnia che la storia ricordi.

Vennero prodotti molti modelli della famiglia Apple II, inclusi gli Apple IIe e Apple IIgs, che venivano ancora utilizzati da molte scuole non aggiornate verso la fine degli anni novanta.

Il Macintosh

Negli anni Ottanta Apple emerse nel mercato dei personal computer. Sull'onda del successo anche un peso massimo come IBM decise di entrare nel mercato e quindi presentò il suo personal computer. Il computer di IBM utilizzava un sistema operativo della Microsoft di Bill Gates. Questo computer, pur essendo inferiore come prestazioni agli avversari, era spinto dalla potenza commerciale dell'IBM e conquistò presto ampie fette di mercato. Il prodotto dell'IBM era acquistato principalmente dalle aziende, dato l'alto costo e le prestazioni non eccelse.

Molte piccole aziende utilizzavano l'Apple II, ma la compagnia decise che era meglio uscire con una nuova macchina e mise sotto pressione i progettisti per realizzare in tempi rapidi un nuovo computer dedicato al mercato aziendale. I progettisti sfornarono l'Apple III anche se non ne erano pienamente soddisfatti: durante la progettazione erano infatti dovuti scendere a compromessi per questioni di tempo e scelte aziendali. Una delle scelte sbagliate era la mancanza di una ventola per il raffreddamento del computer. È riportato che Jobs si oppose alla ventola ritenendola non elegante. La nuova macchina purtroppo si rivelò un disastro: si surriscaldava facilmente e molti modelli dovettero essere richiamati. L'Apple III era costoso e malgrado nel 1983 ne fosse introdotta una versione aggiornata, non vendette comunque mai bene.

Nel frattempo vari gruppi di tecnici all'interno di Apple stavano lavorando al completamento di un nuovo computer, basato sulle più avanzate tecnologie allora disponibili, che comprendevano una interfaccia grafica, un mouse, la programmazione orientata agli oggetti e il supporto per le reti informatiche. Questi sviluppatori comprendevano Jef Raskin e Bill Atkinson ed erano spronati da Steve Jobs, che desiderava concentrare tutta l'azienda sullo sviluppo del nuovo computer.

Quando, nel dicembre del 1979, Jobs fu autorizzato dalla Xerox a visitare il Xerox PARC e vide il sistema Alto, aveva capito che l'informatica stava per subire una nuova rivoluzione. Vedendo quel computer dotato di interfaccia grafica aveva compreso che i computer prodotti all'epoca sarebbero stati sostituiti da nuovi computer più semplici da usare e quindi molto più interessanti per il pubblico. Decise di spronare Apple verso i nuovi computer, nacque dunque il progetto Lisa e il progetto Macintosh. Jobs riuscì ad aver accesso ai laboratori Xerox per tre giorni, grazie ad un accordo di prevendita di un milione di azioni Apple prima dell'IPO (~18 milioni di dollari). Quando si presentò nei laboratori trovò però l'opposizione di alcuni progettisti della Xerox, che vedevano Jobs come un pirata che assaltava un vascello pieno di dobloni anche se, in seguito alcuni andarono a lavorare per Apple. Lisa venne presentato nel gennaio 1983 e costava 10.000 dollari. Come molti dei prodotti che seguiranno, Lisa era un prodotto troppo innovativo per i suoi tempi e troppo costoso per gli utenti a cui era indirizzato. Apple non riuscì a conquistare il mercato e Lisa venne abbandonato nel 1986.

A metà dello sviluppo del Lisa, Steve Jobs decise di defilarsi dal progetto per concentrarsi sul progetto Macintosh, che inizialmente era stato previsto come versione economica del Lisa. L'Apple Macintosh venne presentato nel 1984 con una pubblicità televisiva trasmessa durante il Super Bowl. Questo spot, divenuto celebre, si basava sul romanzo 1984 di George Orwell e sottintendeva un'analogia tra il Grande Fratello e IBM, dove nella parte del liberatore si trovava, ovviamente, il Macintosh. La pubblicità infatti termina con la seguente frase: “On January 24, Apple Computer will introduce Macintosh. And you'll see why 1984 won't be like “1984” ” (Il 24 gennaio Apple Computer presenterà il Macintosh. E vedrete perché il 1984 non sarà come '1984'.). La liberazione sottintesa è legata alla GUI, che consentirà effettivamente anche agli utenti non esperti di utilizzare il computer. Dentro Apple nasce spontaneamente la figura del Mac evangelista, una persona che convinta della superiorità del Macintosh rispetto agli altri computer cerca di convincere conoscenti e amici. I primi Mac evangelisti sono infatti alcuni impiegati della società.

Il Macintosh rappresenta dunque la chiave del successo di Apple, sebbene non sia stato il successo commerciale che avrebbe potuto essere. Durante una visita di Bill Gates a Cupertino, Jobs gli mostrò un'anteprima della GUI del Mac. Nel 1985 Microsoft presentò Microsoft Windows, la GUI per i sistemi prodotti da IBM. Sebbene la GUI di Apple fosse notevolmente migliore a quella prodotta da Microsoft, questa aveva un asso che a Apple mancava. La Microsoft era avvantaggiata sul fronte dei prezzi: molte ditte avevano copiato il computer prodotto da IBM e ne avevano realizzato versioni compatibili ma che costavano meno dell'originale. Quindi, sebbene gli IBM-compatibili fossero tecnologicamente inferiori al progetto Macintosh, essi costavano meno ed erano più diffusi e quindi si accaparrarono ampie fette di mercato.

Microsoft e Windows sono uno dei maggiori successi commerciali della storia del XX secolo; dall'apparizione di Windows, Apple ha sempre perso quote di mercato e non è più riuscita a diventare la numero uno nel settore dei personal computer. Nel 2003 Apple deteneva circa il 5% del mercato dei personal computer, mentre la terza piazza era presieduta da GNU/Linux con la gestione di circa il 2% dei personal computer.

Anni recenti

Ingresso della sede centrale a Cupertino, in California.


Dopo il fallimento del Macintosh Portable avvenuto nel 1989, venne presentato un nuovo portatile chiamato PowerBook nel 1990. La serie originale, la 1xx, era formata da due prodotti distinti, il PowerBook 100 realizzato in collaborazione con Sony, molto simile ad un subnotebook, basato sul vecchio processore Motorola 68000, e i più potenti e completi nella loro configurazione, PowerBook 140 e PowerBook 170. PowerBook stabilì lo standard per tutti i futuri portatili che lo seguirono: introduceva lo schermo posto verticalmente e collegato tramite una cerniera alla tastiera posta orizzontalmente, la trackball e altre innovazioni. Supportava le reti AppleTalk ed era incluso QuickTime che forniva un supporto multimediale. Nel 1994 Apple rivoluziona i Macintosh adottando come processore il PowerPC, creando per l'occasione un consorzio con Motorola ed IBM, aziende detentrici della tecnologia utilizzata per creare questo nuovo processore. Il PowerPC era sensibilmente diverso rispetto ai precedenti processori della famiglia 68000, difatti Apple dovette sviluppare uno strato di emulazione per i programmi sviluppati prima del PowerPC.

Dopo una lotta di potere interna alla società col nuovo CEO John Sculley, Jobs decide di abbandonare la società nel 1985 e fondare una nuova compagnia, la NeXT Computer. Inizialmente l'azienda sembrava molto promettente, ma in seguito i suoi computer non riuscirono a vendere e quindi la società si avviò verso il fallimento. Verso la metà degli anni Novanta, Apple si trovava in crisi di vendite e di idee. Jobs riuscì a convincere il consiglio di amministrazione di Apple ad acquistare la NeXT Computer e ad utilizzare NEXTSTEP (il sistema operativo sviluppato da NeXT) come base per le future versioni del sistema operativo Mac OS. Jobs divenne il nuovo CEO e promosse lo sviluppo della iMac. Questo modello riuscì a vendere talmente bene da salvare Apple dalla crisi finanziaria e a finanziare lo sviluppo dei computer futuri.

Molti dei prodotti recenti includono la tecnologia AirPort. Questa tecnologia serve per costruire reti senza fili. Vengono anche presentati i processori PowerPC G4 e l'iBook. Nel 2002 viene presentato il nuovo iMac G4, dotato di una base semisferica collegata ad uno schermo TFT tramite un braccio metallico orientabile. Questo modello è stato dismesso nell'estate del 2004. Il nuovo modello l'iMac G5, basato sul PowerPC G5, è stato presentato il 31 agosto 2004. Questo modello racchiude l'intera logica del computer nello schermo TFT. Il nuovo iMac è uno dei computer più silenziosi e sottili che esistano sul mercato.

Nel 2000, Apple presenta Mac OS X, il sistema operativo basato su NeXTStep. Questo sistema coniuga la sicurezza e stabilità di un sistema Unix con la semplicità e eleganza tipica dei prodotti Apple. È rivolto sia ai professionisti che agli utenti comuni, a differenza del precedente Mac OS X Server 1.0, che aveva ancora un'interfaccia grafica piuttosto simile a quella di Mac OS 9, introduce una nuova interfaccia grafica conosciuta come Aqua. Con l'introduzione di Mac OS X 10.0, Apple presenta anche l'Ambiente Classic, un programma che consente di emulare il precedente ambiente sul nuovo Mac OS X, per preservare la compatibilità con le vecchie applicazioni. Esso deriva da quello che in Mac OS X Server 1.0 e nella Beta pubblica di Mac OS X veniva chiamato BlueBox, in contrapposizione alla YellowBox, l'ambiente nativo del nuovo sistema operativo e, dicono i rumors, alla RedBox, un emulatore delle API (Application Programming Interface) di Microsoft Windows, simile, nel concetto al progetto WINE. La Blue Box, a differenza dell”Ambiente Classic, emulava l'intero sistema operativo Mac OS 8.6 (o, in seguito, Mac OS 9), su uno schermo separato (o virtuale). Apple rilascia anche le librerie Carbon per consentire agli sviluppatori di portare in modo rapido i vecchi programmi sul nuovo sistema operativo.

I computer Apple come i PowerBook e gli iMac compaiono spesso nei film. Occasionalmente capita addirittura di vedere gli eroi utilizzare i computer Apple mentre i “cattivi” utilizzano IBM-compatibili. Un esempio per tutti lo si può avere guardando il film Mission: Impossible.

Oltre che nel settore dei computer, Apple si è mossa anche nel settore delle periferiche. Uno degli sviluppi più interessanti lo si è avuto nel settore dei PDA. Apple nel 1993 rilascia il Newton un prodotto interessante ma troppo in anticipo per i suoi tempi e quindi con scarso successo commerciale. Nel 1990 era iniziata la corsa inarrestabile di Windows e Apple si era vista ridurre le quote di mercato, che erano passate dal 20% dell'inizio degli anni 90 al 5% della fine del decennio. La compagnia ha dovuto affrontare anche una crisi finanziaria che ha avuto il suo epilogo quando il 6 agosto 1996 Jobs annunciò che Microsoft aveva comprato 150 milioni di azioni (senza diritto di voto) di Apple. L'acquisto delle azioni era stato subordinato ad un accordo che prevedeva l'installazione di Microsoft Internet Explorer su tutti i computer prodotti da Apple. Microsoft sostenne la società annunciando anche che avrebbe continuato lo sviluppo della suite Office per Macintosh. La crisi finanziaria venne successivamente superata e le azioni in mano Microsoft vennero ricomprate, anche se la quota di mercato continua ad assottigliarsi e nel 2004 ha raggiunto il 3%.

Nel maggio del 2001, dopo molte speculazioni, Apple annuncia l'apertura di una linea di propri negozi: gli Apple Store. I negozi vengono creati con due obiettivi fondamentali: evitare un ulteriore riduzione della quota di mercato e fare una seria concorrenza ai prodotti di terze parti, che riducevano i guadagni derivanti dagli accessori. Fino al 2003 gli Apple Store sono stati aperti solo sul territorio statunitense, ma tra il 2003 ed il 2004 sono “sbarcati” prima in Giappone (Ginza) e poi nel Regno Unito (Londra, Regent Street). È prevista l'apertura di nuovi store, in Europa, nella prima metà del 2007 ne è già stato aperto uno a Roma.

Nell'ottobre del 2001 Apple presenta l'iPod, un lettore di musica digitale portatile. Essendo basato su un mini hard disk, l'iPod è dotato di una elevata capacità di memorizzazione. Il primo modello è in grado di contenere fino a 5 GByte di canzoni. Apple realizza varie revisioni dell'iPod, che lo rendono più piccolo e più leggero. Diventa compatibile anche con Windows e tra i formati sopportati viene inserito anche l'AAC. La capacità viene innalzata fino a 80 GByte e vengono creati migliaia di accessori destinati a svariati usi, tra cui il collegamento allo stereo di casa o all'autoradio delle automobili. Attualmente la gamma di iPod comprende hard disk di 160 GB di capacità.

Apple rivoluziona l'industria musicale con un accordo con le cinque maggiori case discografiche. Questo accordo consente ad Apple di vendere musica attraverso un negozio su Internet. Il negozio si chiama iTunes Music Store e consente di acquistare una canzone per 99 centesimi di dollaro e un intero album per 9.99 dollari. La musica acquistata viene scaricata dal sito e può essere suonata da un iPod, dal computer o masterizzata su CD.

L'iTunes Music Store viene lanciato nel 2003: 2 milioni di canzoni vengono acquistate in soli 16 giorni. È un risultato spettacolare, considerando che solo gli utenti Macintosh americani potevano acquistare le canzoni. Successivamente Apple lancia iTunes per Windows, in modo da consentire anche agli utenti PC-Windows la possibilità di accedere al negozio on-line. Apple progetta di aprire il negozio agli utenti di tutto il mondo e nel 2004 rende il negozio accessibile anche agli utenti candesi, inglesi, francesi, italiani, austriaci, belgi, finlandesi, greci, lussemburghesi, dei Paesi Bassi, del Portogallo, tedeschi e spagnoli.

Nel gennaio 2004 Apple presenta una versione ridotta dell'iPod chiamata iPod mini. È un successo travolgente, la domanda supera di molto le più rosee previsioni ed Apple si trova in difficoltà perché non riesce a produrne abbastanza da soddisfare il mercato.

Nel giugno 2004 Apple presenta iTunes Music Store nel Regno Unito, in Francia, e in Germania. Una versione europea viene lanciata nell'Ottobre dello stesso anno.

L'11 luglio 2004 Apple annuncia di aver venduto la centomilionesima canzone con iTunes Music Store. L'acquirente della canzone vinse un PowerBook, un iPod da 40 GByte e la possibilità di scaricare 10.000 dollari in canzoni dal sito.

Il 15 ottobre 2004 Apple annuncia la vendita della canzone numero 150.000.000. Nonostante l'avvio di molti negozi di musica on-line da parte dei concorrenti, Apple mantiene una quota di mercato superiore al 70%. Viene anche presentato l'iPod Photo con tagli da 40 e 60 Gb, che grazie ad un display a colori ed ad un accessorio riesce a immagazzinare e visualizzare le foto scattate con una macchina digitale.

In ottobre aggiunge il supporto alle altre nazioni europee e il 2 novembre attiva lo store canadese.

Il 16 dicembre 2004 Apple annuncia di avere venduto la 200.000.000 canzone con iTunes Music Store.

Nel gennaio del 2005 Apple presenta una nuova versione ridotta dell'iPod ancor più piccola dell'iPod mini, chiamata iPod shuffle. Si tratta di un lettore di musica digitale con 512 MB o 1 GB di memoria interna, senza disco rigido, che, ad un prezzo più ridotto, cerca di conquistare l'ultima fascia di mercato di lettori di musica digitale ancora non dominata dall'iPod. All'iPod Shuffle viene contestata la mancanza di un display. Nello stesso periodo viene anche presentato il Mac Mini, originale computer minimalista ed essenziale, con un prezzo di attacco di 499$. Il Mac Mini viene venduto senza tastiera, schermo o mouse. Notevole la silenziosità della macchina, infatti a volte è possibile sentire solo l'hard disk in lettura. Al Mini viene contestato il chip grafico ovvero l'ATI Radeon 9200 corredato di 32MB di RAM, ritenuto obsoleto e poco potente, specialmente con l'uscita del nuovo OS X Tiger che utilizza CoreImage.

Il 2 marzo 2005 viene venduta la canzone numero 300.000.000. Su iTunes Music Store vengono acquistate una media di 1,5 milioni di canzoni al giorno. Nel giugno 2005 la gamma iPod viene unificata e rimane l'iPod Photo con tagli da 20 e 60 GB, così la gamma è composta dall'iPod Shuffle (512 MB e 1 GB), iPod Mini (schermo in scala di grigio e tagli di 4 e 6 GB), ed infine l'iPod (schermo a colori e tagli 20 e 60 GB) con la variante nera e rossa dedicata al gruppo U2.

Il 6 giugno 2005 il CEO di Apple Steve Jobs ha annunciato che l'azienda nel medio termine (2 anni) intende abbandonare totalmente i processori PowerPC e utilizzare esclusivamente i processori x86 prodotti da Intel. La compatibilità del software sarà ottenuta tramite la ricompilazione dei programmi e tramite l'utilizzo di un emulatore software chiamato Rosetta. Durante l'annuncio è stata anche mostrata una versione funzionante del Mac OS X 10.4 per processori Intel. Il CEO ha anche affermato che Apple ha segretamente ricompilato tutte e cinque le versioni del Mac OS X (Progetto Marklar) e che quindi dal punto di vista del sistema operativo il passaggio ai processori Intel sarà un processo indolore. È stato confermato che la scheda logica e il BIOS del computer Apple risulterà differente rispetto a quello utilizzato comunemente sugli attuali IBM IBM compatibili.

Il 2 agosto 2005 viene commercializzato un mouse col doppio tasto per la prima volta. Il Mighty Mouse non solo mette fine allo standard del tasto singolo (peculiarità esclusiva di Apple), ma implementa un'ampia serie di innovazioni tecnologiche come il tasto di scorrimento a 360° e la superficie sensibile al tocco al posto dei tasti.

Il 7 settembre 2005 viene presentato l'iPod nano, nuovo modello con dimensioni ancora più piccole, e un nuovo design ancora più elegante. Il Nano sostituisce il l'iPod mini che esce di produzione. È disponibile in due tagli, da 2 e 4 GB di memoria flash, al prezzo di 209 e 269 euro.

Il 12 ottobre 2005 viene presentato l'iPod video, nuovo modello più sottile ma con un display più grande e capacità di riprodurre fino a 150 ore di video in formato H.264 (risoluzione 320×240 e 30fps), oltre a 150.000 canzoni e 25.000 foto. iPod Video sostituisce il l'iPod tradizionale che esce di produzione. È disponibile in due formati da 30 e 60 GB.

Il 10 gennaio 2006, al MacWorld Expo di San Francisco, Steve Jobs presenta una nuova serie di portatili MacBook Pro e un nuovo modello di iMac. Ambedue con processori Dual Core Intel (Intel Core Duo, chip Yonah), questo è il primo preannunciato passo della Apple verso il progressivo passaggio ai processori Intel. Ora su un computer Apple, possono girare piattaforme Mac OS X, Windows e anche Linux, questo rende ancora più versatile il Mac.

Qualche giorno dopo viene presentato un nuovo “taglio” di iPod nano da 1 GB, ed in contemporanea vengono tagliati di più del 30% i prezzi dei modelli di iPod shuffle.

Il 23 febbraio 2006 Alex Ostrovsky, cittadino statunitense del Michigan, acquista da iTunes Music Store la canzone “Speed Of Sound” dei Coldplay portando il contatore a quota 1.000.000.000. Il fortunato vincitore viene premiato con un iMac da 20”, 10 iPod da 60GB (quinta generazione) e la possibilità di scaricare 10.000 dollari in file multimediali dallo store.

Il 9 gennaio 2007, al MacWorld Expo di San Francisco, Steve Jobs, nel presentare il nuovo Apple TV, una periferica per la fruizione di contenuti multimediali su televisori domestici, e iPhone, un rivoluzionario apparecchio che rappresenta la sintesi tra un cellulare, un iPod e un computer palmare, annuncia significativamente il cambio del nome dell'azienda, da Apple Computer, Inc. a Apple, Inc..

Il 26 ottobre 2007, è disponibile a partire dalle 18:00 il nuovo sistema operativo Leopard (Mac os X10.5)

Molte sono le ipotesi sull'origine del logo della Apple: la maggior parte delle teorie raccontano che Steve Jobs nell'estate del 1975 lavorasse in una piantagione di mele in Oregon e fosse rimasto particolarmente colpito da una copertina di un LP dei Beatles rappresentante appunto una mela (da cui il nome della casa discografica da loro fondata nel 1968, la Apple Corps).

Un'altra versione, forse più suggestiva, collega il logo al suicidio di Alan Turing, avvenuto, secondo alcune versioni, tramite una mela intinta nel cianuro, ad imitazione della mela di Biancaneve.

Un'altra leggenda narra che nel periodo della fondazione di Apple, Steve Jobs fosse appena diventato vegetariano, ed il suo frutto preferito fosse proprio la mela.

Altra ipotesi è che scelsero come logo e nome la mela per far capire che utilizzare prodotti della Apple fosse facile quanto mangiare una mela.

Si dice anche che Steve Wozniak avesse scelto il nome Apple anche per farla risultare tra le prime aziende nella lista nell'elenco telefonico.

Infine, un'ultima ipotesi (confermata anche in un documentario da Steve Jobs) narra che mentre stavano scegliendo il nome della casa, videro, poggiata su un tavolo, una mela morsicata.

Prodotti Apple

I prodotti Apple si dividono in sei grandi categorie:

  • Computer da tavolo:
    • Mac mini
    • Mac Pro
  • Computer portatili:
  • Server:
    • Xserve
  • Accessori:
  • Software:
    • Mac OS X
    • iLife
    • iWork
    • Applicazioni consumer
    • Applicazioni professionali
  • Servizi:
    • .Mac
    • iTunes Store
    • App Store
    • Mobile Me

Slogan utilizzati

  • “Soon there’ll be two kinds of people: those who’ll use computers and those who will use Apple’s”, che recita “Presto esisteranno due tipi di persone: quelle che useranno dei computer e quelle che useranno Apple” (1983, nello spot di Apple Lisa, con Kevin Costner)
  • “Changing the world - one person at a time”, ovvero “Cambiamo il mondo - una persona alla volta” (metà anni Ottanta)
  • “The computer for the rest of us”, all'incirca “Il computer per tutti (per la gente comune)” (1984)
  • “The power to be your best”, all'incirca “La forza di essere il tuo meglio” - (1980 - 1990)
  • “Think different”, ovvero “Pensa diversamente” - (1997)
  • “I think, therefore iMac”, ovvero “Penso, quindi iMac”, basato sul famoso “Penso, quindi sono” (Cogito ergo sum) di Cartesio (1998)
  • “One more thing”, ovvero “Ancora una cosa” (durante le WWDC e i MacWorld)

Critiche

Apple viene spesso criticata per il suo modello di sviluppo verticale. L'azienda viene accusata di non tenere conto delle logiche di mercato e di sviluppare intenzionalmente prodotti non compatibili con il resto del mercato. Questa strategia impedirebbe di utilizzare efficacemente l'economia di scala che l'industria dei personal computer consente e quindi i prodotti Apple tendenzialmente costano di più dei prodotti della concorrenza. A tale critica si può opporre la constatazione che, almeno nell'hardware, attualmente i computer Apple sfruttano standard più simili a quelli degli altri Personal Computer rispetto al passato, e che ciò in effetti ha di molto ridotto il divario di prezzo, specie se si fa una comparazione a parità di prestazioni.

Dal punto di vista tecnico, Apple viene spesso criticata per la chiusura con cui gestisce la propria tecnologia. Quest'ultima critica è stata notevolmente ridimensionata con l'arrivo del Mac OS X: il nuovo sistema operativo è basato su standard aperti e la stessa Apple ha spesso appoggiato gli standard aperti piuttosto che utilizzare soluzioni proprietarie. Quando uno standard libero non esisteva, spesso Apple ha provveduto a crearne uno (es. FireWire o Zeroconf) e a renderlo disponibile agli sviluppatori.

Una delle critiche che gli sviluppatori rivolgono ad Apple è la sua tendenza a mettere in competizione tra di loro i vari gruppi di ricerca per i finanziamenti. Un esempio è la rivalità che si è creata tra gli sviluppatori delle vecchie librerie Carbon (appartenenti al vecchio sistema operativo) e gli sviluppatori delle nuove librerie Cocoa (provenienti dal sistema operativo di Next). Molti sviluppatori ritengono queste rivalità controproducenti e non necessarie per uno sviluppo funzionale del sistema operativo.

Un'altra critica che viene rivolta è la guida eccessivamente personale del CEO specialmente durante la gestione di Steve Jobs. Jobs viene accusato di eccessiva personalizzazione della società e di accentramento delle funzioni di comando. Spesso si afferma che Jobs con la sua personalità e parlantina è in grado di creare un campo di distorsione che offusca le idee e rende difficile contrastarlo.

Inquinamento

Il 25 agosto 2006, Greenpeace International ha lanciato la “Eco guida ai prodotti elettronici”, con l'intento di premiare le aziende che non fanno uso di sostanze chimiche pericolose e contribuiscono al riciclaggio dei rifiuti elettronici. Prese in considerazione 14 aziende leader nel settore computer e telefonia cellulare, nessuna ha ottenuto un punteggio soddisfacente e in particolare la Apple (classificatasi inizialmente all'11° posto con un punteggio di 2.7/10) è risultata essere molto indietro per quanto riguarda l'impatto ambientale dei suoi prodotti. Infatti, con 262 milligrammi per chilo il MacBook della Apple conteneva i livelli più alti, tra i 5 modelli testati - Acer, Apple, Dell, HP e Sony - di una sostanza tossica, il BFR (TBBPA).

Per questi motivi Greenpeace ha poi lanciato una campagna chiamata “Green my Apple” dove ha chiesto all'azienda di “impegnarsi a non utilizzare composti chimici pericolosi nei suoi prodotti, per essere all'avanguardia non solo nel design, ma anche nel rispetto dell'ambiente e della salute dei consumatori”.

Tuttavia, nella seconda versione del'eco guida aggiornata al dicembre 2006, la Apple è scivolata all'ultimo posto rimanendo ferma ad un punteggio di 2.7/10.

Apple nel frattempo ha reso nota una serie di termini ultimi per eliminare le sostanze inquinanti dai suoi prodotti. Nella classifica di aprile 2007 con 5.3 punti si è classificata in decima posizione. Greenpeace ha preso atto delle dichiarazioni della società ma attende la presentazioni dei prodotti ecocompatibili per innalzare significativamente il rating della società.

Apple vs. Apple

Fin dalla nascita della Apple si è posto il problema del rapporto con l'omonima (e preesistente) etichetta discografica, problema che ha dato luogo a una lunghissima controversia legale (nonostante lo stesso Jobsabbia più volte dichiarato di adorare i Beatles e la loro musica, distribuita per l'appunto dalla Apple Records). Un primo accordo si ebbe nel 1991 quando la allora Apple Computer si impegnò a non introdurre nei propri prodotti alcun elemento musicale; accordo ben presto violato quando i computer con la mela cominciarono a emettere suoni (e uno di questi suoni fu ironicamente chiamato dai programmatori sosumi, che si pronuncia come so sue me, cioè “e adesso fammi causa”). La contesa si fece più aspra nel 2003 con l'avvento dell'iTunes music store, negozio online di musica digitale gestito dalla Apple Inc. Solo nel febbraio 2007 le due società sono giunte a un accordo, probabilmente definitivo, che ha aperto la strada alla messa in vendita della musica dei Beatles nello store iTunes.

Altro

Sul carismatico cofondatore della Apple Steve Jobs è stato girato il film per la TV I pirati di Silicon Valley. Nel film si raccontano in modo romanzato i primi anni di Apple e di Microsoft. Su Jobs sono state scritte diverse biografie, una biografia tradotta in italiano è “I su e giù di Steve Jobs”.

Altre leggende affermano che gli inventori di Apple l'abbiano chiamata così per precedere la Atari nell'elenco telefonico (o più probabilmente sulle pagine gialle).

Scheda

  • Tipologia: Public company
  • Borse valori: NASDAQ: AAPL
  • Fondazione: 1° aprile 1976 a Cupertino, California
  • Sede legale: Cupertino CA, Bandiera degli Stati Uniti USA
  • Persone chiave: CEO Steve Jobs, COO Timothy D. Cook, CFO Peter Oppenheimer, SVP Marketing Philip W. Schiller, VP Industrial Design Jonathan Ive, SVP iPod Division Tony Fadell, SVP Software Engineering Bertrand Serlet
  • Settore: Hardware e software
  • Prodotti: Apple Macintosh, Mac mini, MacBook, MacBook Pro, iMac, eMac, Power Mac, PowerBook, iBook, iPod, Xserve, AirPort, QuickTime, iLife, iWork, Mighty Mouse, iPhone
  • Fatturato: 24 miliardi di Dollari Statunitensi (4° quarto 2007)
  • Utile netto: 3.5 miliardi di Dollari Statunitensi (4° quarto 2007)
  • Dipendenti: 17.787 a tempo indeterminato; 2.399 a progetto (30 settembre 2006)
  • Slogan: Think different
  • Sito web: www.apple.com

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