_{Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi}

Termina di ottica che indica la possibilità di percepire la terza dimensione grazie ai due occhi, che forniscono al cervello un'immagine risultante dalla somma delle due percepite singolarmente.

Nel settore dei videogiochi si è cercato più volte di riprodurre questo effetto. I due sistemi più sfruttati si basano sull'utilizzo di due immagini originarie, e vengono utilizzati anche nell'ambito di altri media visivi (cinema, fumetti, ecc.).

Nel primo, lo schermo mostra due immagini leggermente differenti l'una dall' altra, di cui una verde e l'altra rossa. L'utente deve indossare appositi occhialini con lenti degli stessi colori che, filtrano la rispettiva tonalità, forniscono immagini separate a ciascun occhio. Questa tecnica, non molto efficace e piuttosto innaturale, ha il grosso difetto di sforzare fastidiosamente gli occhi.

Un sistema alternativo prevede l'utilizzo di occhiali elettronici con lenti coperte da cristalli liquidi, che possono oscurare uno o l'altro occhio diverse volte al secondo. In questo caso il monitor trasmette le due immagini originarie alternandole rapidamente: gli occhiali “aprono” e “chiudono” in coordinazione con lo schermo, e si ottiene così un realistico effetto 3D che ha l'unico difetto di richiedere apparecchiature relativamente costose.

Una terza “relativamente” recente alternativa prevede invece l'impiego di due veri e propri schermi di minuscole dimensioni inseriti in un visore simile a un casco, ciascuno dei quali fornisce la sua immagine completa.