Coin-op prodotto dalla Atari alla fine degli anni '70 che rappresenta il primo tentativo di simulazione (in questo caso di un carro armato), solo, in una surreale pianura punteggiata da piramidi e grossi monoliti fra i quali si muovono altri carri e strani mezzi nemici.

La macchina, dotata di monitor vettoriale da osservare attraverso un visore binoculare e di due joystick per il controllo dei cingoli del veicolo, era stata concepita per rappresentare scontri tra mezzi statunitensi e sovietici.

Una serie di problemi tecnici e di considerazioni etiche condusse tuttavia alla produzione di una versione semplificata del gioco, in cui gli avversari incontrati erano veicoli stilizzati e futuribili, ma l’esercito americano notò le potenzialità di “Battlezone” come rudimentale sistema di addestramento per le reclute carriste, e ne richiese alcuni prototipi della versione “completa” per un progetto poi abbandonato.

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