Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi
L' Osborne I va ricordato per l'idea semplice ma geniale dei suoi costruttori, Adam Osborne e Lee Felsenstein. E' considerato il primo “trasportabile”, costituito da un ingombrante guscio di plastica del peso di 11 kg dal quale si stacca la massiccia tastiera, che protegge il piccolo monitor e i due disk drive.
Adam Osborne non era un ingegnere elettronico: non progettò quindi un computer portatile, ma si limitò a utilizzare i componenti e le schede disponibili sul mercato per racchiuderle in un contenitore dotato di manico, tastiera e visore, che chiamò ”Osborne 1”. Fu il primo ad avere questa intuizione, per questo riuscì a vendere quasi 100.000 esemplari. Benché la pubblicità dell'Osborne 1, destinato a manager e uomini d'affari, assicurasse che il computer poteva entrare sotto il sedile di un aereo molti hanno dubitato dell'effettiva “portabilità”, comprese le compagnie aeree. Il concetto di ergonomia visiva, poi, era molto soggettivo: come potevano essere leggibili 25 righe di testo su un monitor così piccolo? La spiegazione è che, fino a quel momento, non erano esistiti dei computer trasportabili: l' Osborne I fu l'unico calcolatore da “viaggio” fino al 1983, quando comparvero i primi veri portatili che decretarono il fallimento inevitabile della Osborne.
Ai suoi inventori resta l'onore di aver conquistato un posto nella storia dell'informatica, consapevoli della necessità di rendere il computer disponibile in ogni momento della vita quotidiana.