Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi
Jarlac (ジャラルク) © 2018 Retrobytes Productions per Amstrad CPC.
Le leggende raccontano che una delle più grandi storie d'amore fu quella tra Arlett e Jarlac, che vivevano nel regno perduto di Tyramat. La loro felicità era al culmine, ma non si rendevano conto che con il loro grande amore avevano suscitato l'invidia di un oscuro stregone di nome Ott, anch'esso innamorato della bella Arlett. Prima del sicuro rifiuto di Arlett, Ott entrò in uno stato di collera delirante e decise che, se la ragazza non fosse stata sua, non sarebbe stata di nessun'altro… Cieco d'ira utilizzò la sua potente magia e trasformò Arlett in una statua di pietra. Non appena la notizia raggiunse Jarlac, egli si mise subito alla ricerca della sua amata. La trovò pietrificata, ma nella sua mano, ella gli mostrò chiaramente la soluzione per spezzare il suo terribile incantesimo: un cuore di pietra.
L'obiettivo in Jarlac è quello di restituire Arlett alla sua forma umana. Per fare questo, è necessario raccogliere diversi oggetti sparsi per il regno di Tyramat: 13 frammenti di cuore e la pergamena perduta che contiene l'incantesimo di ”Topo”. Con loro, Jarlac sarà in grado di spezzare la maledizione che ha pietrificato la sua amata.
Jarlac può essere controllato con una tastiera o un joystick, a seconda dell'opzione selezionata nel menu di gioco. I tasti (non ridefinibili) utilizzabili sono:
Diversi nemici popolano il regno di Tyramat. Sono stati evocati dal potere malvagio di Ott. Ognuno di loro ha un comportamento diverso e popola le aree di gioco dove si sente di più a suo agio.
Jarlac era stato pensato come la nostra proposta per il contest CPCRetroDev del 2017. In quell'occasione il voto extra lo abbiamo ottenuto facendo un cenno al memorabile Phantis di Carlos Abril. È per questo motivo che il gioco è pieno di cuori da raccogliere e la sequenza finale ricorda molto il suddetto gioco. Ma alla fine, per motivi personali, abbiamo deciso di non terminare il gioco e di fare una pausa, lavorando ad altri progetti che, non avendo una data precisa, ci hanno permesso di continuare a goderci i nostri hobby senza ulteriori pressioni.
All'epoca in cui avevamo deciso di fare Jarlac (che non aveva ancora un nome) abbiamo fatto un brainstorming dal quale sono usciti nomi di altri giochi come: Souls (di Retrobytes Productions), Rastan, la seconda parte di Capitán Trueno della Dinamic e Hundra. Mettendo insieme i pezzi dell'uno e quelli dell'altro, l'idea di Jarlac alla fine è venuta fuori.
La sfida seguente era cercare il nome dei personaggi, a cominciare da quello del protagonista. Volevamo un nome di una sola parola e volevamo che il nome del gioco coincidesse con quello del personaggio pricipale. In quel momento mi sono ricordato di un nome medievale che avevo sentito una sola volta, e che all'epoca mi sembrava molto strano e particolare, ”Jarlac” (doveva essere pronunciato in catalano). Mi piacque molto l'idea di poter usare quel nome.
Arlett invece non ebbe un nome definitivo, fino a poco tempo fa. Un giorno parlai con un collega che mi disse che sua figlia si chiamava Arlet. Fino ad allora il nome provvisorio era Valeria. Arlett mi è piaciuto fin da subito, e mi piaceva molto come si sposasse bene con il suono del nome Jarlac. Come disse Jose Antonio: ”Puoi persino combinarli in Jarlet”.
Il nome di Ott invece nasce durante la creazione delle istruzioni di gioco, pensavamo ad un nome che doveva apparire come ”Ot el Bruixot” (famosa striscia di fumetti spagnola), al quale gli abbiamo aggiunto una T, e il nome fu subito pronto. Infine, per il regno di Tyramat dove si svolge l'azione, il nome altri non è che quello di Tamarit (una città nella provincia di Tarragona molto conosciuta per il suo castello) letto al contrario.
Il personaggio di Jarlac subì molte trasformazioni prima di raggiungere la sua forma finale definitiva. Inizialmente, Álex lo aveva immaginato come un personaggio con indosso un'armatura pesante, e che non fosse in grado di saltare. La mia opinione, invece, era quella di ottenere un personaggio agile, proprio come quello presente nella seconda parte di Capitán Trueno. Nello specifico, il personaggio doveva essere in grado di saltare, per apportare così al gioco una variante più da platform.
Anche per Arlett avevamo preso in considerazione diverse opzioni. Come obiettivo principale, ci venne subito in mente che avrebbe dovuto subire una qualche maledizione, e che l'incantesimo si sarebbe potuto infrangere solo raccogliendo dei cuori. Tenendo a mente l'avventura grafica The Curse Of Monkey Island (in cui Elaine Marley veniva trasformata in una statua d'oro), pensai che Arlett poteva benissimo essere trasformata in una statua di pietra. Quello che non sapevo a quel tempo è che il gioco la Corona Encantada (di Relevo), era basato sullo stesso concetto. Ma l'idea sembrava funzionare comunque, e quindi decidemmo lo stesso di andare avanti…
Il personaggio dello stregone Ott è basato su un'immagine che Alex ha trovato su Google, mentre era in cerca di ispirazione. Il personaggio da noi creato alla fine non è proprio lo stesso, ma quell'immagine serviva solo a dare un'idea…
Sebbene la versione finale di Jarlac possieda tre brani musicali (davvero molto belli secondo il mio modesto parere) in realtà originariamente sono stati creati quattro temi sonori. Il primo venne scartato perché Jose Antonio, durante un weekend particolarmente ispirato, compose il tema principale che suona durante il menu, e che tutti noi pensavamo fosse semplicemente fantastico. Questa prima versione scartata aveva uno stile molto diverso, un'aria più medievale, che rimane anche molto bella e interessante a livello acustico, forse ne approfitteremo per utilizzarla in qualche nostro progetto futuro.
Il tema che si può ascoltare nell'introduzione era inizialmente previsto per le aree più oscure del gioco, in fondo alle caverne e forse anche per la battaglia finale con Ott, ma a causa di problemi di spazio, alla fine è stato possibile includerlo solo nella sequenza introduttiva, memorizzando il tutto nella memoria video, che viene poi compressa durante il gioco.
Quello che abbiamo conservato invece è stato il tema che si può ascoltare durante il gioco. Assolutamente all'altezza del tema principale che suona nel menu, questo brano è davvero molto bello per il gioco, ed è una grande colonna sonora, che imprime il giusto ritmo all'avventura.
La grafica di Jarlac venne realizzata per ben due volte. Non gli sprite principali, ma tutte le tiles che compongono l'insieme del gioco. Dopo la pausa, abbiamo deciso di sviluppare The World War Simulator Part II, e Alex decise di occuparsi anche di Jarlac, lavorando su più tiles e creandone di nuove per avere più varietà. Inoltre, nello stesso periodo è stato aggiunto anche un altro frame per migliorare l'animazione durante la corsa di Jarlac.
Alcuni personaggi nemici come ad esempio i grossi ragni (Arannas è il loro nome ufficiale), hanno visto diverse versioni, alcune con più frames di animazione rispetto alla versione finale. Abbiamo scelto, ovviamente, la versione con il miglior equilibrio tra qualità e quantità di memoria impiegata.
Un aspetto che ci ha dato molto da penare e del quale sono state realizzate molte versioni, fu la forma pietrificata di Arlett e dei cuori pietrificati. Non siamo riusciti infine a realizzare qualcosa che realmente ci soddisfasse in termini di colore, o che sembrasse buono a trasmettere l'idea della pietrificazione che avevamo in mente. Speriamo di esserci riscattati in quest' ultima versione.