Da DVG - Il Dizionario dei Videogiochi
Con l’evoluzione delle capacità audiovisive e di memoria delle macchine più recenti, si è raggiunta la possibilità di riprodurre realisticamente avvenimenti potenzialmente offensivi. Il passato ci ha riservato esempi di giochi che contenevano sequenze di violenza grafica, e non mancano i casi di software a sfondo erotico.
Di fronte al problema di una possibile necessità censoria i governi dei vari paesi hanno reagito in maniera differente. Il Giappone è senza dubbio il paese più libero sotto questo aspetto: non esiste alcuna forma di controllo sulle scene violente, ed è diffusa una fornita produzione di giochi di ottimo livello in cui vengono rappresentate fanciulle discinte ritratte in situazioni quantomeno allusive (come nel caso assurdo di serissimi giochi di ruolo in cui tutte le protagoniste femminili sono “misteriosamente” seminude).
Gli Stati Uniti prevedono una restrizione alle vendite di giochi con contenuti erotici o immagini “forti” del tutto simile a quella applicata in campo cinematografico. La situazione europea è invece quantomai variegata, con paesi come la Germania in cui non è possibile distribuire giochi con scene di violenza esplicita o riferimenti anche negativi al nazismo e altri in cui ogni restrizione è lasciata alla discrezione del produttore. Da tempo in Italia è inserito il classico bollino, che chiarisce l’esplicita natura del gioco, con gli opportuni limiti d’età.